martedì 22 marzo 2011

Chiudere la stalla dopo che i porci sono fuggiti

Alcune note a margine del conflitto bellico in Libia

Si discute in Italia dell’opportunità di approvare in Parlamento la missione bellica (volgarmente “guerra”) in Libia e mi torna in mente il vecchio detto del contadino che vuole “Chiudere la stalla dopo che i porci sono fuggiti”. Può anche essere una buona cosa, ma difficilmente i porci rientreranno nella stalla. (1)

Altro fatterello interessante è la scoperta che le truppe speciali britanniche (le SAS) erano in Libia da fine febbraio (2) . Questo, inquadrando i fatti nella giusta sequenza, vuol dire che in Libia le truppe inglesi hanno tentato un golpe contro Gheddafi. Quando il golpe è risultato fallito, hanno chiesto l’intervento di paparino (l’ONU, gli USA, ...) che si è affrettato a bombardare per motivi umanitari tutto il territorio, preferibilmente con proiettili radioattivi all’uranio impoverito (il famoso DU che sarebbe più corretto chiamare “scorie nucleari”). La “protezione dei civili” diffusa dalla grande stampa, as usual, è solo food for chicken (mangime per polli).

Vedo poi esegeti della Costituzione italiana che si affrettano a spiegare come la frase “l’Italia ripudia la guerra” (Art. 11) vada letta alla luce dei paragrafi successivi nel senso che la guerra è normalmente aborrita, ma con una risoluzione ONU si può fare. La metodica è quella dell’esegesi biblica, tramite la quale il chierico dedito a leccare il culo ai potenti riesce a dimostrare qualsiasi cosa. Però le origini della Bibbia si perdono molto indietro nel tempo, mentre le origini della Costituzione italiana sono ben documentate, con tutti i verbali dell’Assemblea Costituente disponibili al pubblico (3). Sfido chiunque a dimostrare sulla base di tali verbali che l’intenzione dei costituenti fosse di consentire la guerra di aggressione in una qualsiasi modalità.

Ad esempio nella prima formulazione l’art. 11 di oggi era art. 8 con il seguente testo:

La Repubblica rinunzia alla guerra come strumento di conquista o di offesa alla libertà degli altri popoli e consente, a condizione di reciprocità, le limitazioni di sovranità necessarie alla difesa e alla organizzazione della pace. (4)

Nella versione attuale è diventato:
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Truman

Note:
(1) alcune versioni del detto popolare usano i buoi al posto dei porci, ma in questo caso sono proprio porci.
(2) ad esempio http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article15094
(3) http://archivio.camera.it/patrimonio/archivi_della_transizione_costituzionale_1944_1948/guida:ITCD_00200_00004
(4) Il file di riferimento è CD1700000486.pdf