2004 - Fuga dalla Borsa
Nelle brume che si stendono tra Parma e New York si alza un grido: fuggire dalla Borsa.
Nelle brume che si stendono tra Parma e New York si alza un grido: fuggire.
Bisogna fuggire dalla Borsa, l'uomo comune non ha più alcuna speranza di salvare i propri risparmi in questa giungla insana, dove sopravvivono solo i più forti e spietati. Anche chi credeva di essere una persona forte e navigata si rende conto che, in mezzo agli squali, se resta non ha speranza.
Del resto se la guerra è guerra (contrariamente a chi vuol far credere che la guerra è pace) allora siamo in guerra ed il bene di rifugio è l'oro, non la borsa; e mentre i promotori finanziari continuavano a consigliare i bond Parmalat, l'oro saliva.
Mi torna in mente l'unico proverbio americano degno di essere ricordato: "Se ti siedi al tavolo da gioco e non riesci ad individuare il pollo, stai attento, amico, vuol dire che il pollo sei tu".
Truman Burbank
28/01/2004
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