mercoledì 22 aprile 2009

Terremoti prevedibili


Sul recente terremoto (6 aprile 2009) in Abruzzo sono state fatte molte chiacchiere, in particolare si è parlato di imprevedibilità dei terremoti. L'affermazione è opinabile su scala temporale breve (vedi il caso del tecnico Giuliani), mentre è certamente falsa nel lungo periodo: se si parla di secoli e non di giorni i terremoti sono certamente prevedibili.


Quindi in alcune zone si sa che prima o poi ci sarà un terremoto di forte intensità e tali zone sono mappate.

(vedi http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html)

Visibilmente dalla mappa L'Aquila si trova nella fascia di rischio massimo in Italia.

L'altro strumento che viene usato per prevenire i terremoti è la Classificazione sismica dei Comuni italiani che va da 1 (massimo rischio) a 4 (rischio minimo). In base a questa classificazione si costruisce nelle varie zone, con norme sempre più restrittive al crescere del rischio.
(Vedi ad esempio http://www.tinycomp.it/s00/datanews/com_sism_03/com_sism.htm ).

Sorprendentemente (o forse no, per chi ricorda che mesi fa buona parte del consiglio regionale abruzzese fu incarcerato) la classificazione dell'Aquila è 2, quindi rischio elevato ma non al massimo. Ciò ha consentito di dichiarare agibili abitazioni che in zona 1 sarebbero state sgomberate.

La competenza su queste zone è regionale, e L'Aquila fu declassata alcuni anni fa da 1 a 2.

Qui ci sono ampi margini per un'inchiesta giudiziaria per strage.

Truman