sabato 28 luglio 2012

La razza pura della sinistra

Ancora una volta ritrovo la ricerca della razza pura nei discorsi della sedicente sinistra.

Dice Germano Monti nell'articolo "Pacifismo nero" (dove critica i sostenitori dello stato siriano e di Assad):

la blasfema commistione fra neofascisti e sedicenti “antimperialisti” è un dato di fatto...

Ritrovo in persone che si credono di sinistra la preoccupazione della razza pura. Il vero popolo di sinistra -nella loro concezione- non agisce sulla base di valutazioni di merito, ma sta prima di tutto attento a non mescolare il proprio DNA con quello di altre razze. Insomma il vero "sinistro", secondo loro, deve essere incontaminato, di razza pura, altrimenti è un bastardo, un meticcio da eliminare o quanto meno da ignorare. A volte il discorso mi sembra ancora più forte, chi si mescola con persone di diversa estrazione è un rosso-bruno o semplicemente "un fascista".
Il delirio raggiungeva il massimo in un articolo di Valerio Evangelisti, che proponeva di passare con il Baygon tutti questi rosso-bruni (implicitamente scarafaggi). Viene naturale paragonare la fissazione della razza pura alle leggi razziali dei nazisti ed il Baygon di Evangelisti allo Zyklon usato per far fuori gli ebrei.
Insomma bisogna ricordare che la fissazione per la razza pura è tipica di un filone di pensiero storicamente perdente e pure criticabile dal punto di vista morale.

Io preferisco il materialismo storico di Marx ed Engels, che invitava a guardare i fatti nella loro nuda realtà, spogliandosi delle proprie sovrastrutture ideologiche ed idealistiche.

In sintesi: in Siria l'imperialismo è all'attacco per devastare il paese e bisogna difendere le istituzioni siriane, non i mercenari finanziati dagli imperiali. Ma a chi è imbevuto di sogni questo discorso può apparire complesso. Rileggesse Marx, che gli farà bene.

http://www.giovanicomunisti.it/wordpress/archives/3750/comment-page-1#comment-5527