giovedì 9 settembre 2010

I temerari e le identità multiple


Nella attuale confusione politica e sociale c'è qualcuno ancora che si arrischia ad esporre teorie costruite al volo, nel tentativo di inseguire in tempo reale e decifrare le evoluzioni della società e del costume. Questi temerari (ad esempio Negri, Bauman, Zizek, Bifo, Mc Silvan) corrono il rischio di prendere cantonate colossali. Decifrare al volo la realtà è un esercizio che ha bisogno di fortuna, non riesce mai totalmente ed espone ad innumerevoli critiche. Nei casi limite, chi vede per primo la verità, può essere aspramente criticato dagli altri che restano fermi a modelli precedenti.
D'altro canto alcuni interessanti interpreti della realtà di oggi tendono a volte a richiudersi nella ripetizione di prospettive che portano ben pochi contenuti nuovi (ad es. la Società liquida di Bauman).

Eppure la società di oggi si evolve sempre più rapidamente, lo spiegava bene Bifo anni fa:
“…occorre che la mente collettiva conosca ed elabori la complessità del reale con una velocità che le consenta efficacia. Data l'accelerazione degli scambi informativi che le tecnologie digitali hanno indotto, la legge non possiede gli strumenti conoscitivi per elaborare, giudicare, normare gli scambi informativi, i processi di produzione.”

“Gli eventi del pianeta appaiono sempre meno governabili, e il miglior modo per definirli sembra la paroletta: caos."

In queste condizioni l'alternativa a cercare teorie adeguate a descrivere la situazione attuale è il restare senza teorie, il che equivale ad essere inermi di fronte ai potenti rivolgimenti che stanno succedendo.
Quando arriva l'uragano è meglio non essere del tutto inermi. Forse vale la pena di correre il rischio del ridicolo e preparare qualche teoria.

Una possibile risposta adeguata potrebbe venire da un'elaborazione collettiva fatta in un team ristretto, le identità collettive alla Wu Ming potrebbero fornire lo strumento per affrontare in modo minimamente adeguato gli sconvolgimenti in corso, senza cadere con facilità in analisi grossolanamente errate, che vengono smentite il giorno dopo, e senza dire cose scontate, analisi ripetitive che non portano da alcuna parte.

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