domenica 4 luglio 2010

Burlesconi il comico

Berlusconi a volte è comico involontario, ma spesso lo è in modo voluto, anche se la sua comicità è grezza, da avanspettacolo.
In ogni caso, è un fatto positivo che un politico abbia il senso del comico, vuol dire che è capace di cogliere i paradossi. Sotto questo aspetto Berlusconi è molto meglio del grigiore dei vari Bersani, Fassino, D'Alema, dai quali non ricordo una sola battuta comica.
La vecchia classe politica democristiana aveva tale senso del ridicolo. Esemplare la fine ironia di Andreotti: "Il potere logora chi non ce l'ha", oppure "A pensar male si commette peccato, ma spesso si indovina". Notevole il capovolgimento di un luogo comune nella prima frase, di solito il senso comune faceva credere che fosse l'esercizio del potere a logorare, Andreotti chiarisce che come minimo ci sono altre situazioni logoranti.
Anche Cossiga era capace di un suo umorismo, a volte macabro. In una diatriba tra Berlusconi e Celentano, Cossiga dava un suggerimento a Berlusconi: «Chieda due biglietti per RockPolitik, dicendo che sono per la scorta. E si presenti lui in platea gridando: Forza Celentano!».
Viene da rimpiangere il vecchio potere democristiano, ma bisogna anche apprezzare quel poco di buono che c'è oggi.

Truman

Una nota: "La strategia è la via del paradosso", dice Sun Tsu.

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