domenica 4 luglio 2010

Il potere cieco e la dittatura latente

Giunge la notizia che Massimo Tartaglia, l'attentatore a Berlusconi (il "duomatore"?); non è punibile, perchè è incapace di intendere e di volere, e tale notizia mi induce preoccupazione.
Anzitutto la perizia psichiatrica andava fatta a Berlusconi, l'uomo più ricco e potente d'Italia, che se ne andava tranquillo in mezzo alla gente, convinto che tutti gli italiani potessero solo amarlo. Non riesce a capire il semplice concetto che l'uomo più potente è solitamente anche il più odiato. Ma già Veronica Lario, l'ex moglie, aveva chiarito che egli aveva seri problemi psichici. Egli vive in un mondo suo, questo si sa.
Però l'aspetto più inquietante dei fatti riportati è che il mandare gli oppositori in manicomio invece che in carcere è tipico delle dittature. Nemmeno si riconosce dignità di persona all'avversario, né si dà un limite alla sua pena. Il carcere è una prospettiva che ad alcuni non mette paura, il manicomio mette paura a tutti.
Eppure quando l'unica verità è quella del potere, allora chi si oppone è fuori di testa, è pazzo.
E i mass-media oggi spingono questo concetto.

Truman

2 commenti:

Alba Kan ha detto...

Ma il fatto che Tartaglia abbia aggredito con un oggetto contundente Berlusconi, non è di per se una dimostrazione della sua capacità di intendere e di volere?

Truman ha detto...

Chiaramente per me avresti ragione, ma il problema è che molti la pensano diversamente.